ALn 773.3516 


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Aln773.3516 oggi
Il banco di comando



Automotrici gr. ALn 773

Le automotrici termiche gr. ALn 773 furono concepite nella prima metà degli anni Cinquanta, in vista della necessità da parte delle FS di disporre di un veicolo da impiegare per servizi a medio e lungo raggio ed in grado di offrire un buon livello di confort. Tali esigenze vennero soddisfatte in maniera egregia dal progetto elaborato da parte della società OM, alla quale le FS commissionarono due prototipi, in sostituzione di tre automotrici gr. ALn 772 già ordinate. La prima unità, la ALn 773.3501, fu consegnata alle FS alla fine del 1956. Tale veicolo fu oggetto di numerose prove, dapprima isolata, poi in abbinamento con la seconda unità consegnata e con un rimorchio intermedio del gr. Ln 664.3500, appositamente progettato per le nuove automotrici dalla stessa OM. Il buon esito complessivo di dette prove consentì alle FS di procedere all'ordine delle macchine di serie, consegnate a partire dal 1957 e fino al 1962. Le ultime otto automotrici differivano in alcuni particolari rispetto a quelle di prima fornitura. Oltre a quelle per le FS, la società OM costruì tre automotrici per le Ferrovie Padane di Ferrara (FP), cinque per la ferrovia Alifana, allora gestita dalla Compagnia delle Ferrovie del Mezzogiorno d'Italia (CFMI), e quattro rimorchi per la sola ferrovia Alifana. Complessivamente, pertanto, furono costruite 78 automotrici e 53 rimorchi, secondo il seguente prospetto:

Automotrici

Rimorchi

Le automotrici gr. ALn 773 disponevano di 73 posti a sedere, dei quali 18 di prima classe. Gli ambienti interni erano resi gradevoli dall'impiego ben dosato di materiali innovativi (laminati plastici) e di arredamento "classico" (poltrone di prima classe rivestite in velluto blu, sedili di seconda classe in velluto verde). La coloritura esterna fu improntata ad una rottura con il consueto schema delle automotrici dell'epoca: anzichè il classico abbinamento Castano/Isabella, fu scelto un inedito bianco, con fascia dei finestrini in rosso e carenature grigie. Tale coloritura sarebbe stata variata più volte nel corso degli anni, fino all'impiego dello stesso schema applicato alle automotrici gr. ALn 668 delle diverse serie.
Le automotrici della ferrovia Alifana differivano da quelle delle FS e delle FP per l'assenza dei posti di prima classe e per il conseguente aumento dei posti a sedere da 73 ad 80 (da cui la classificazione differente).
Le automotrici gr. ALn 773, indipendentemente dalla serie costruttiva disponevano di due motori termici di trazione a ciclo Diesel sovralimentati. Essi erano di costruzione OM, del tipo BXD-UL, a sei cilindri in linea ed iniezione diretta, montati sotto la cassa in posizione pressochè orizzontale. Tali motori disponevano di una camera di combustione di disegno toroidale ricavata nello stantuffo, secondo un progetto della società svizzera Saurer. Ai motori era accoppiata una trasmissione idraulica a convertitore di coppia, di progetto della società svedese SRM, che rendeva particolarmente graduale ed uniforme l'erogazione dello sforzo di trazione all'avviamento ed in marcia. Tale trasmissione permetteva, inoltre, la presa diretta dei motori sulle sale motrici una volta raggiunto il regime di marcia.
Le automotrici così concepite erano particolarmente adatte a servizi su distanze anche lunghe e con poche fermate intermedie. La trasmissione idraulica, infatti, sebbene progettata per intervenire proprio nelle fasi di spunto e di accelerazione, si era rivelata assai delicata per la sua intrinseca tendenza al surriscaldamento del relativo fluido di accoppiamento, circostanza che tendenzialmente abbatteva in misura considerevole l'efficienza della trazione, e di conseguenza il rendimento dell'automotrice. Dunque, il regime di marcia che consentiva il ricorso alla presa diretta era decisamente la condizione di funzionamento ottimale. Per tale motivo, l'impiego delle ALn 773 per servizi di interesse locale, con molte fermate intermedie, ne rivelò i limiti progettuali e ne suggerì il progressivo accantonamento, una volta escluse dagli impieghi per relazioni dirette.
Le automotrici delle Ferrovie Padane, pur inizialmente dotate di sovralimentazione dei motori, ne furono private nel corso degli anni, a beneficio della manutenzione ed in considerazione del carico modesto rappresentato dai servizi sulla Ferrara - Codigoro.
I rimorchi gr. Ln 664.3500 erano stati progettati per garantire la massima leggerezza e la maggiore facilità di accoppiamento con le automotrici. Disponevano di 64 posti a sedere, tutti di seconda classe, e della possibilità di telecomandare l'automotrice a cui erano accoppiati, mediante una piccola cabina di guida. I rimorchi FS disponevano di carrelli tipo 27 A, dello stesso tipo di quelli applicati alle carrozze FS Bz 33000.


Le automotrici ALn 773 delle FS iniziarono la loro carriera presso i depositi di Torino, di Cagliari e di Reggio Calabria, a partire dai quali coprivano relazioni di prestigio, quali la "Freccia Sarda" Cagliari - Olbia ed i rapidi sulla ferrovia Jonica. Successivamente, con il procedere delle consegne, tali automotrici furono assegnate anche ad altri depositi (Verona, Roma, Mantova, Treviso, Pavia) e ad altre importanti relazioni. Il loro successo fu tale che la OM progettò una serie successiva, dotata di motori più potenti e di altre migliorie, che fu immatricolata nel parco FS come gr. ALn 873.3501 ÷ 3520, alle quali corrispondevano i rimorchi gr. Ln 779, caratterizzati da una cassa simile a quella delle automotrici stesse.
La progressiva immissione in servizio delle automotrici gr. ALn 668 delle varie serie, più adatte ai servizi con parecchie fermate intermedie a motivo della loro trasmissione meccanica, e la perdita delle relazioni di maggior prestigio, a seguito dell'elettrificazione di alcuni dei loro itinerari, ne decretò via via la contrazione a poche relazioni nell'Italia Settentrionale. Negli ultimi anni, infine, la loro presenza era costante solo su linee facenti capo ai depositi di Verona, Mantova e Pavia, che hanno rappresentato l'ultima "casa" delle ALn 773.
Le radiazioni, dapprima limitate alle unità più anziane o prossime alla scadenza delle loro riparazioni cicliche, si fecero massicce alla fine degli anni Ottanta e nei primissimi anni Novanta. Solo poche di loro furono vendute alle altre Amministrazioni che ancora ne impiegavano le capacità, ossia le Ferrovie Padane e la ferrovia Alifana. Le prime acquistarono nel 1991 due unità (la .3516 e la .3523), oltre al rimorchio Ln 664.3549, la seconda cinque unità, tutte della prima serie, che furono riclassificate ALn 773.I.17 ÷ 20 (una fu tenuta come fonte di parti di ricambio e pertanto non riclassificata), tuttora in parte in esercizio.

Attualmente le ALn 773 sono in servizio regolare solo sulla ferrovia Alifana. Le Ferrovie dello Stato hanno conservato due unità presso l'impianto di Siena (la ALn 773.3504 e la ALn 773.3505), colorate nello schema di origine ed in servizio per treni speciali sulla ferrovia della Val d'Orcia Monte Antico - Asciano, presso Siena, e due presso l'impianto di Sulmona (la ALn 773.3538 e .3558), restaurate a cura dell'Officina stessa di Sulmona, e residenti abitualmente a Campobasso. Recentemente ne è stata decisa l'assegnazione alla Divisione TMR del Veneto ed il trasferimento presso l'impianto di Verona. Sono, inoltre, accantonate presso l'impianto di Sulmona le ALn 773.3536 e .3552.
Fra i rimorchi, sono ancora esistenti l'esemplare Ln 664.3507, attualmente assegnato a Siena e colorato nello schema di origine, gli Ln 664.3540 e .3545, attrezzati per trasporto biciclette ma non utilizzati, ed il rimorchio Ln 664.3519, trasformato per compatibilità con le automotrici gr. ALn 668 e pertanto riclassificato Ln 664.1433.

Oltre alle unità citate, è ancora esistente l'automotrice ALn 773.3516, già acquistata dalle Ferrovie Padane, successivamente accantonata ed acquistata a sua volta dal GRAF, nel 1996.
Tale automotrice è stata rimessa in ordine di marcia e ha ricevuto lo schema di coloritura corrispondente a quello applicato al gruppo ALn 773 negli anni Sessanta.



ALn 773.3516 durante il trasferimento a Roma
La ALn 773.3516 durante il trasferimento
a Roma. L'automotrice è stata trasferita al traino di treni merci ordinari nell'arco di tre giorni.

(Foto Giuseppe Corrias)

La ALn 773.3516 come appariva pochi giorni dopo essere giunta a Roma S.Lorenzo. Quì è stata collocata nel fascio binari dietro la rimessa circolare dove sono stati eseguiti i primi interventi

(foto Giuseppe Corrias)

ALn 773.3516 giunta a Roma S.Lorenzo
La ALn773.3516 dopo un breve periodo di permanenza dietro alla rimessa circolare dove le sono stati apportati i primi interventi di contenimento della corrosione e di risistemazione generale, viene trasferita all'internno della stessa rimessa circolare, sul binario 31, normalmente non utilizzato per le operazioni di manutenzione ai mezzi FS in esercizio. L'operazione di spostamento e di giratura sulla piattaforma ha richiesto qualche accortezza e l'utilizzo di un mezzo strada-rotaia per la movimentazione, vista la lunghezza dell'automotrice tale da occupare completamente il ponte della piattaforma. Qui' alcune fasi della giratura.

(Foto Giuseppe Corrias)

I lavori di ripristino del veicolo si sono protratti per un tempo non brevissimo all'interno della rimessa circolare. La necessità di poter lavorare anche sulle parti basse della cassa, altamente incrostate dalla sporcizia e dal tempo ha costretto ad effettuare un lavaggio del sottocassa e delle parti basse. Per questo motivo l'automotrice è stata portata fuori dalla rimessa circolare per alcuni giorni e condotta al binario di lavaggio.

I lavori si sono svolti progressivamente su tutta la cassa. Sono stati sanati tutti i punti soggetti a ruggine o ad altri livelli di deterioramento, quindi è stato dato un fondo protettivo adatto a preservare gli interventi portati e solo dopo si è proceduto alla verniciatura, applicata in più strati successivi e con le tecniche normalmente utilizzate dalle FS negli anni 60. La livrea scelta è quella verde magnolia e grigio, che è stata adottata dalle FS per le ALn 773 nei primi anni '60. In queste foto la ALn 773.3516 fa capolino dalla porta della rimessa in vari momenti e con diversi livelli di avanzamento dei lavori.

(Foto Giuseppe Corrias)(Foto Giuseppe Corrias)

( )(Foto Giuseppe Corrias)

Fasi finali dei lavori di verniciatura all'interno della rimessa circolare. Negli ultimi tempi i lavori per la riduzione della rimessa circolare di Roma S.Lorenzo ci hanno costretto a portare la ALn 773 dapprima all'aperto, quindi presso le officine di manutenzione per i rotabili diesel dove sono stati ultimati gli interventi di rilievo e si stanno completando le rifiniture interne ed esterne. E' possibile vedere il rotabile esteriormente pressochè ultimato.

(Foto Giuseppe Corrias)

 

Clicca qui per alcune immagini dell'automotrice durante i lavori e come si presenta oggi.

 

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